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Le origini

Le origini del paese risalgono, secondo alcune testimonianze, all'epoca romana e preromana. Lo dimostrerebbero oggetti e ruderi rinvenuti nel territorio in località Viticeto, gli avanzi di un acquedotto romano lungo il fiume Calore e tre colonne di marmo cipollino provenienti da un tempio pagano, che si trovano oggi nella chiesa di S.Ciriaco. Per avere un'idea di come dovevano presentarsi i dintorni di Torre Le Nocelle nel periodo romano, è possibile osservare laTabula Peutingeriana, dove troviamo il vecchio tracciato dell'Appia e l'indicazione del "Ponte Rotto" sul Calore, di Eclano, di Bisaccia (Romulea), di Aquilonia, di Avellino e del ponte sull'Ofanto.

Medioevo

Altri documenti consentono di ricostruire, su basi più certe, la storia del paese a partire dall'età medievale. In quel periodo, infatti, il paese fu uno dei baluardi di difesa e di vedetta dei vicini feudi di Montefusco e Montemiletto e venne denominato, fin dal 1280, col nome di "Turrecella". Nei documenti posteriori, a partire dal 1412, il paese è citato come "Torre di Montefuscolo" perché era, appunto, uno dei castelli che circondava la baronia di Montefusco.

Età moderna

Nel 1806, con l'estromissione dal regno di Napoli dei Borboni, Gioacchino Murat diede pratica attuazione alla legge napoleonica che aboliva la feudalità: allontanò i Caracciolo dal governo di Avellino ed espropriò tutti gli enti religiosi di ogni corpo feudale e bene. Nel nuovo quadro amministrativo, Avellino fu dichiarato capoluogo del Principato Ultra e, a seguito della nuova situazione, nel 1810, Torre Nocelle litigò col principe di Montemiletto per il possesso di Starse e del Bosco Faiano. A partire dal 1810 la vita del paese ebbe un suo corso normale, simile a quello dei paesi limitrofi.Nel 1860 il popolo di Torre le Nocelle prese parte attiva ai moti liberali contro il nuovo governo.